SCS - Centro Terapie Osteopatiche

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S. C. S.
Strain CounterStrain
COSA SI INTENDE PER "SCS"?
Tecnica Osteopatica di Stiramento e Controstiramento

La Tecnica Strain Counterstrain®
Il nostro centro è la sede ufficiale europea per lo sviluppo e l'insegnamento della tecnica Strain Counterstrain (SCS). Il dott. Erik E. Gandino (medico-chirurgo) é il  direttore Europeo della Jones Institute, l'associazione Jones é atta alla formazione di personale sanitario in questa metodica, la quale vanta oltre 50 pubblicazioni in merito. La tecnica SCS è la tecnica cardine utilizzata nel nostro centro da tutti gli operatori abilitati.
Lo SCS è un gentile approccio manuale osteopatico americano, consiste in una procedura di riposizionamento passivo del corpo verso una specifica posizione di comodità. Questo corretto riposizionamento risolve il dolore e ripristina l’area in disfunzione, arrestando l’inappropriata attività propriocettiva che mantiene la disfunzione somatica in atto nell’area interessata.
Ciò che orienta la diagnosi di un clinico che usa SCS è la localizzazione di specifiche piccole aree di tensione nei tessuti di tutto il corpo, chiamati “Tender Points” (TP), cioè Punti Tesi. I quali guideranno l’operatore nella sua valutazione e strategia di trattamento. La posizione ideale nella quale vi è perlomeno una riduzione di due terzi di tensione nei (TP) indica il corretto posizionamento del corpo.
Lo Strain Counterstrain rivoluziona completamente il concetto della medicina manuale, infatti si affrontano e si correggono le vare disfunzioni muscolo-scheletriche e non solo. Trattando con immediato successo problematiche che prima si affrontavano con difficoltà o scarso successo, il tutto con un approccio dai risultati: immediati e duraturi; assolutamente non doloroso e non traumatico per il paziente.
L’uso terapeutico dello Strain Counterstrain è ampio e va dai traumi acuti ai dolori cronici, osteoporotici, post operativi, dolori da gravidanza, pediatrici, neurologici ed anche da protesi articolari.
Essa può inserirsi nel vostro corredo di medicina manuale, migliorando ed aumentando l’efficacia delle altre tecniche osteopatiche, quali ad esempio: Energia Muscolare, Thrust, Rilascio Miofasciale, Tecnica Funzionale, Tecniche sulle catene muscolari, Riprogrammazione posturale, Tecniche Viscerali, Frizione muscolare trasversa, Esercizi di allungamento, mobilità e rinforzo muscolare.
I benefici di questa tecnica sono di immediato riscontro da parte del paziente, che può istantaneamente percepire la diminuzione di tensione ed il nuovo equilibrio strutturale dell’area trattata. La tecnica di Strain Counterstrain può essere applicata a qualunque regione del corpo in un modo assolutamente non invasivo. I pazienti acuti hanno una risposta formidabile per la caratteristica gentilezza del suo approccio, mentre i pazienti cronici possono ottenere risultati rilevanti là dove altre tecniche hanno fallito.
Ogni parte del corpo è mantenuta nella sua posizione corretta per soli 90 secondi e poi riportata nella sua posizione fisiologica in un modo dolce e lento, prima di scegliere la zona successiva da trattare. Generalmente con una semplice posizione il clinico può spegnere multiple aree di (TP). La corretta sequenza di trattamento valuterà sull'intero corpo le disfunzioni, trattandole una dopo l’altra di modo da ripristinare l’omeostasi dei tessuti.
Utilizzazione Pratica Della Tecnica Strain Counterstrain:
Rilasciare la tensione in aree tese nel corpo
Riportare la forza nei muscoli inibiti
Ripristinare la mobilità ariticolare
Riprogrammare le catene muscolari
Ristabilire la simmetria del corpo  
Ridurre un’algia neurale
Ridurre il dolore da movimento
Ridurre l’edema locale
Riequilibrare le tensioni fasciali
Per capire la funzione della tecnica scarica il file:
LE PECULIARITÀ DELLA METODICA STRAIN COUNTERSTRAIN SONO:
Impostare un esame clinico e funzionale, costruendo un progetto terapeutico rapido e duraturo.
La straordinaria facilità di esecuzione della tecnica per qualunque disfunzione in atto.
L'immediata applicabilità pratica sul paziente, in qualsiasi condizione algica.
La riduzione drastica dei tempi di trattamento ad una o poche sedute.
Il conseguimento di risultati immediati e visibili sul paziente già dalla prima visita.
La capacità di modificare e risolvere in poche sedute: vizi, asimmetrie ed atteggiamenti posturali anche radicati da anni nel paziente.
La completa risoluzione della disfunzione somatica in soli 90" e con le ultime evoluzioni della tecnica in solo 15, 10, 3 ed 1 secondo.
L'utilizzazione di una tecnica manuale assolutamente indolore e non traumatica per il paziente.
L'assoluta mancanza di controindicazioni nell’utilizzo della tecnica su qualunque tipo di paziente.
L’unico sistema osteopatico in grado di valutare l'esatto stato di disfunzione articolare in un istante; utilizzando punti diagnostici caratteristici, da Jones chiamati "Tender Point".
L’unico metodo al mondo in grado di agire su molteplici sistemi; è applicabile con risultati sbalorditivi sull’apparato: muscolo scheletrico, craniale, fasciale, viscerale, il sistema nervoso periferico, su quello arterioso e linfatico, tutte strutture contrattili innervate.
La possibilità di integrare la metodica con qualsiasi tecnica di lavoro già conosciuta dall’operatore.
La riprogrammazione reale, profonda e tangibile del Sistema Nervoso Centrale.
Avere le conoscenze per impostare un programma di esercizi neurologici di mantenimento.
Ideatore: Dott. Lawrence H. Jones
   Il Dr. Lawrence H. Jones, noto osteopata Americano negli anni '50, fu il fondatore della tecnica Strain Counterstrain, da prima chiamata: "Rilascio spontaneo da riposizionamento passivo". Poi successivamente modificata in "Strain Counterstrain" (SCS). Il Dr. Jones sviluppò questo approccio innovativo per il trattamento dei disordini muscolo-scheletrici. Egli era frustrato dai pochi risultati ottenuti dalle classiche tecniche osteopatiche, finché un giorno, come lui stesso disse: "Mi sono inciampato su quello che considero un fortunato incidente e niente più." Infatti cercando di aiutare un paziente che soffriva da diversi mesi di una severa lombalgia, il quale chiedeva al dottor Jones se perlomeno lo potesse aiutare a dormire un po' la notte, poiché questo dolore era insopportabile. Il Dr. Jones provò a trovare la posizione più confortevole per il paziente, dopo diversi tentativi nelle varie direzioni, riuscì finalmente a trovare una posizione comoda per il paziente e quasi asintomatica. Il Dr. Jones lasciò il paziente in questa posizione per circa venti minuti, mentre visitava altri pazienti. Trascorso questo tempo tornò nella stanza e vide che il paziente era ancora comodo e privo di dolore. Cercando di aiutarlo ad uscire da tale posizione in un modo gentile per non causare dolore e cercando di spiegare al paziente come riacquistare tale posizione la stessa sera; si accorse che il paziente poteva reggersi diritto per la prima volta dopo mesi, ed era praticamente libero dal dolore. Il Dr. Jones sostenne che entrambi erano sorpresi ma lui era stupefatto! Da quel giorno Jones cercò di trovare una posizione comoda per ogni disturbo che i pazienti accusassero, gli ci vollero oltre vent'anni di studio per sviluppare e creare la definitiva tecnica di strain e counterstrain: con i suoi  punti diagnostici (TP) che si possono trovare anteriormente e posteriormente al corpo, i suoi novanta secondi di riposizionamento e la giusta sequenza di diagnosi e trattamento.

Quando il Dr. Lawrence Jones morì, vi erano circa 180 punti tesi (TP) e relative tecniche per altrettante disfunzioni muscolo-scheletriche. Ad oggi i suoi successori e responsabili dell'istituto Jones hanno sviluppato e migliorato la tecnica coprendo oltre 270 (TP) ed affrontando problematiche: vascolari linfatiche ed arteriose, viscerali e dei nervi periferici, grazie a nuovi ed innovativi corsi. L'istituto Jones è l'unica organizzazione che forma docenti certificati ed autorizzati ad insegnare la tecnica Strain Counterstrain ideata dal Dr. Jones e dal suo istituto.
La Scientificità del Metodo
Da anni l’Associazione Osteopatica Americana (AOA) considera l'SCS la tecnica di medicina manuale più avanzata ed innovativa in ambito osteopatico; infatti essa è l'unica ad avere un istituto alla base permettendo di mantenere da un lato la purezza del metodo, dall'altro di poter sviluppare ed implementare il metodo in modo scientifico e controllato. Il Counterstrain è quanto di meglio e di più innovativo si possa trovare oggi in medicina manuale dal punto di vista di: risposta immediata e duratura del paziente, rapidissimi tempi di recupero, atraumaticità delle manovre terapeutiche ed un approccio assolutamente indolore per il paziente.
E' l'unico sistema ad avere punti diagnostici precisi legati a disfunzioni specifiche nel corpo; ciò permette una diagnosi rapidissima rispetto alla classica valutazione osteopatica. Lo Strain Counterstrain è l'unico metodo che analizzando in modo dettagliato l'intero corpo ha scoperto innumerevoli punti diagnostici sul versante anteriore del corpo, connessi a disfunzioni ed algie posteriori, che se non trattate anteriormente non portano a risoluzione. E' anche l'unica tecnica al mondo ad avere una applicabilità completa per disfunzioni di tipo: muscolo-scheletrico, craniale, viscerale, fasciale, vascolare arteriosa e linfatica oltre ad applicabilità sui nervi periferici. Si differenzia dalle molte altre tecniche manuali per il fatto che essa è completamente neurologica e non manipolativa o masso-trattiva. Lo SCS fonda le sue basi applicative su processi neurofisiologici che regolano il corpo umano, portando quindi al completo ripristino delle funzioni compromesse. Questo è il motivo fondamentale del perché essa risolve là dove le altre tecniche tendono a fallire. La sua attuazione infatti non è diretta alla disfunzione muscolo-scheletrica in se, ma alla specifica riprogrammazione neurologica del circuito α-γ e simili, che mantengono le disfunzioni in atto. Questo approccio infatti ha la peculiarità di permettere una comunicazione diretta e profonda con il sistema nervoso, riuscendo quindi a correggere in modo immediato e duraturo l'errata programmazione neurologica alla base di tutte le strutture innervate da recettori contrattili, siano esse: muscoli, tendini, legamenti, fasce, vasi o nervi. Si ottiene quindi in pochi secondi un completo ed immediato sblocco articolare, una distensione o recupero di forza muscolare; proprio grazie alla capacità del (SCS) di ripristinare subito il corretto funzionamento del sistema periferico che risulta neurologicamente inibito o malfunzionante per svariati motivi che possono essere occorsi al corpo. La tecnica è “letteralmente” in grado di sbloccare l’errore e resettare il sistema. Tutte unite queste caratteristiche la contraddistinguono da altre metodiche di medicina manuale, rendendola unica.
Il Riflesso del Fuso Neuromuscolare
Il nostro istituto, unico nel suo genere propone a tutti i professionisti in ambito medico, riabilitativo, osteopatico e chiropratico una formazione completa nella vera Osteopatia Americana tramite l'apprendimento della metodica Strain Counterstrain. Metodica ideata dal Dr. Lawrence H. Jones negli Stati Uniti negli anni ‘50 e portata avanti dal suo discente Randall S. Kusunose PT, OCS, JSCCI; attualmente presidente della Jones Institute e docente della stessa. Il metodo Strain Counterstrain si basa sulla dimostrazione scientifica che la maggior parte dei dolori muscolo-scheletrici sono
causati da un’errata interpretazione del messaggio afferenziale da parte del sistema nervoso spinale; che induce una scarica
riflessa nel motoneurone, portando ad un errato stato di tensione, creando il circolo vizioso dolore-contrattura-dolore.

Al dott. Jones va il merito della scoperta di punti diagnostici disseminati su tutto il corpo, da lui chiamati appunto "Tender Points". Essi rappresentano specifiche disfunzioni somatiche e guidano l’operatore durante tutta l’esecuzione del trattamento. Le conferme scientifiche (JAOA • Vol 106 • No 9 • September 2006 • 537-545),  i numerosi studi clinici, le molteplici pubblicazioni e libri sull’argomento, hanno permesso di trasmutare la passata pratica manuale in un metodo scientifico. La tecnica SCS si basa su di un’accuratissima osservazione clinica, sui fondamenti neuro-anatomo fisio-patologici e su di un approccio manuale innovativo che permette di risolvere le disfunzioni somatiche in soli 90 secondi.L’evoluzione degli studi portati avanti dall’Istituto Jones hanno permesso di ridurre il tempo di di esecuzione della tecnica classica ormai a soli 15, 10 o 1 secondo; velocizzazioni insegnate nei corsi più avanzati. Per approfondimento si rimanda alla pagina: "Counterstrain".
Il dott. Gandino ha come centralità l'integrazione della osteopatia con la medicina classica. Questo è anche la scelta nel nome: "Centro Terapie Osteopatiche - Medicina Integrata". Lo studio del dott. Gandino non è un centro poli specialistico. Le varie figure che gravitano all'interno dello studio sono figure indipendenti. Il numero del centro è solo per le prenotazioni con il dott. Gandino.
Orari segreteria
Lunedì - Venerdì
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Sabato e Domenica: chiuso
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